Migliorare la qualità della nostra vita attraverso la relazione con gli animali è possibile?
Possibilissimo grazie alla Pet Theraphy o come si definisce in Italia " INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI (IAA)".
E' la professione di Francesca Petroso, Direttrice del Mondo di Maya di Rivoli ( TO), che si occupa principalmente di Pet Education.
Ciao allora vorrei subito precisare che diventare tecnico di Pet Therapy non è così semplice, e richiede molto impegno sia a livello di studio teorico che tirocinio formativo, poiché non si deve solo imparare a gestire l’ambito di intervento ma a gestirlo in collaborazione di un animale d’affezione che può essere cane (come nel mio caso), gatto, cavallo, asino.
Innanzitutto, una scelta fondamentale da fare è comprendere se davvero lavorare con gli animali sia la tua strada e comprendere che i campi di intervento sono differenti fra di loro; vi sono: interventi medico-ospedaliero, socio-educativo, riabilitativo e della disabilità. Per ognuno di questi vi sono dei corsi di specializzazione appositi. Proprio perché la pet therapy dipende da un lavoro d'équipe , non può esistere un percorso didattico formativo che possa definire complessivamente un’unica professionalità specialistica riferita alla pet therapy.
Sostanzialmente però, per chi vuole diventare un tecnico di PET THERAPY occorre frequentare un corso riconosciuto dalle linee guida di riferimento, alla fine del quale, dopo un periodo di tirocinio, viene rilasciato un attestato di frequenza; questi corsi sono suddivisi per step, si parte dal propedeutico, al base, all’avanzato i quali definiscono le varie competenze del tecnico e i conseguenti lavori che può svolgere.
Gli anziani sono coloro che più beneficiano dalle Terapie Assistite Con Animali. Per gli anziani, siano essi soli o vivano in case di riposo, l’integrare un animale nelle loro vite ne migliora molto la qualità della quotidianità.
Dal momento in cui il cane entra in rapporto con loro, gli anziani passano dall’inattività o apatia totale all’essere coinvolti in prima persona nelle sue cure, dedicando tempo ad accarezzarlo e ad insegnargli giochi e buone maniere.
Hanno un essere vivente che dipende da essi e al quale devono prestare attenzione e offrire amore. Il valore terapeutico e di stimolazione che questa relazione può rappresentare per una persona anziana è molto importante. Inoltre, per esperienza, ultimamente ho riscontrato che diventa anche un valore positivo per le relazioni famigliari, poiché le visite dei figli e nipoti nella casa di riposo aumentano grazie alla curiosità di vedere il proprio caro interagire con l’animale.
Per gli anziani che sono a casa il beneficio è il medesimo, poiché è una scusa stupenda per muoversi, passeggiare e mitigare le sensazioni di solitudine.
Il miglioramento di salute si nota a livello fisico perché l’animale ne stimola il corpo, oltre che il livello sociale perché stimola la mente in tutti gli aspetti e, soprattutto, a livello affettivo perché hanno chi gli vuole bene e hanno qualcuno a cui voler bene.
Sì, confermo l’incontro bambino-cane, aiuta i bambini a sviluppare nuove e corrette strategie comunicative aiutandoli in una socializzazione e condivisione consapevole e responsabile di lavori di gruppo.
Il cane, è un buon filtro, aiuta le relazioni sociali, offrendo ai bambini la possibilità di proiettare le proprie sensazioni interiori costruendo così un’occasione di scambio affettivo e di gioco.
Gli obiettivi che infatti cerco di raggiungere in ogni progetto che presento nelle scuole sono:
- Aumentare l’autonomia personale, la stima di sé e il senso di sicurezza
- Aumentare le abilità cognitive
- Rispettare gli altri, le regole e i turni
A questa domanda purtroppo mi sale un po' di tristezza, poiché la realtà è che la maggior parte delle scuole pubbliche in Italia, non è ancora improntata a stanziare dei soldi per attività di questo tipo all’interno delle loro strutture, infatti l’unico modo per poter portare avanti progetti di questo tipo è avvalersi di gruppi di genitori che decidono di creare dei gruppi di bimbi e fargli seguire in modo privato ed autonomo l’attività; infatti quasi tutti i miei progetti vengono svolti nelle scuole o asili privati, in cui le adesioni vengono accolte in modo entusiasmante prima dalle dirigenti dell’istituto e dopo dalle famiglie stesse.
Nelle attività i cani utilizzati da me ed i miei collaboratori, sono cani adulti di nostra proprietà, io lo dico sempre: i nostri cani sono prima di tutto i nostri compagni di vita, con loro bisogna avere un ottimo feeling altrimenti non si otterrebbe una buona riuscita delle attività oltre che un adeguata preparazione, che si avvale di un addestramento specifico costante per consentire ai cani la giusta preparazione per districarsi nelle varie e differenti attività. (seguono annualmente anche tutto il ciclo di vaccinazioni che noi dimostriamo prima di iniziare ogni intervento).
Nello specifico io collaboro con Maya una spitz della pomerania e sua figlia Fiamma, e da quest’anno è entrato nel nostro team anche Muffin un lagotto romagnolo.
Secondo me sarebbe davvero un valore aggiunto nelle scuole, e posso dirlo con certezza, lo scorso inverno infatti ho avuto la possibilità di affiancare per una settimana le docenti di una scuola montessoriana sita in Almese, e con le insegnanti abbiamo studiato come applicare alle materie didattiche un contributo di pet education… bene si è evinto che la concentrazione e l’attenzione dei bambini è aumentata, la loro voglia di interfacciarsi allo studio della materia anche, insomma ci si è resi conto che se ci fossero bimbi in difficoltà magari un cane in aula come supporto sarebbe un valido aiuto.
Gli animali richiamano il "gioco", funzione che, nella psicologia dello sviluppo e dell’età evolutiva, è estremamente importante, poiché non rimanda solo all'idea di semplice "leggerezza ludica" ma anche allo sviluppo psicologico della persona, oltre che al "risveglio" di persone anziane apatiche.
Inoltre l’animale non giudica, dona amore incondizionato, quindi difficilmente si vivono stati di ansia o di paura di sbagliare.
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