I sintomi tendono a variare a seconda della età e quindi della patologia cardiaca in corso.

Infatti le patologie cardiache vengono suddivise in congenite o acquisite nel tempo.

Nei soggetti giovani spesso tendono ad avere lipotimie o svenimenti, mentre nei soggetti adulti possiamo notare affaticamento e/o tosse, spesso notturna o dopo attività fisica anche di breve durata.

Sin dalla prima visita è opportuno controllare il cuore con il fonendoscopio per valutare frequenza, ritmo cardiaco, eventuali turbolenze o aritmie, e nelle visite successive negli anni si consiglia sempre di auscultare l'attività cardiaca

No, in situazione asintomatica o in caso di controllo; fortemente stressante in caso di scompenso.
In questo caso si applicano procedure per ridurre il più possibile lo stress e attuare terapie idonee prima di applicare manualità che possono mettere a disagio il soggetto.

Esistono delle patologie cardiache dovute a stati carenziali che possono coinvolgere sia il cane sia il gatto.

Nel cane prevelentemente è la carenza di taurina e carnitina responsabile di patologie cardiache multifattoriali che portano a un progressivo deterioramento della funzionalità ventricolare.

In special modo in determinate razze come il Cocker, Dalmata, Golden è giustificata la intergrazione dell'aminoacido (taurina) e proteina (carnitina) nella dieta.

Nel gatto, che è taurino-privo, la malattia cardiaca è stata debellata grazie alle diete industriali le quali vengono integrate con l'aminoacido. Ai gatti che non si nutrono con queste diete già pronte, consiglio di dare cuore di manzo e maiale,carne di manzo, polpo gamberetti e cozze, tutte ricche di taurina.

Sì, esistono anomalie cardiache legate alla razza e dentro la razza sono affetti più maschi o più femmine.

Gli yorkie o maltesi possono essere affetti da P.D.A.(Patent Ductus Arteriosus - Dotto Arterioso Pervio), i boxer o golden retriever da stenosi aortica, boxer e pastori tedeschi o bulldog da stenosi polmonare etc.

Sì certamente, le anomalie cardiache possono avere derivazione ereditaria sempre legata alla razza con trasmissioni poligenica per esempio.

Per le malattie congenite si consiglia sempre l'intervento chirurgico che risulta risolutivo. Le terapie aiutano a rallentare l'evoluzione ma sono destinate a fallire nel tempo.